Signor
Sindaco, Signori Consiglieri,
sono
certo che il Consiglio comunale stamani vorrà ricordare in apertura di
seduta la scomparsa improvvisa, avvenuta qualche settimana fa, di un
autorevole concittadino che ha onorato Napoli nel settore dell'arte e
della cultura; il Maestro Rubino Profeta, scomparso improvvisamente
all'età di 74 anni. Rubino Profeta musicista, compositore e giornalista
aveva studiato, con i maestri Albanese e Tafuri, violino, poi
composizione con altri autorevoli maestri: Daniele Napolitano, Camillo
De Nardis, Gennaro Napoli.
Rubino
Profeta è stato autore di una vasta produzione teatrale, sinfonica e
cameristica; per il teatro ha scritto diverse opere, ne ricordiamo
"Lorenzino de Medici", su libretto di Vittorio Viviani;
"La Guardia alla Luna", dramma in un atto su libretto scritto
da Massimo Bontempelli, che fu primo premio assoluto al concorso
Beniamino Gigli; diversi balletti quali: "La Nascita della
Primavera", "Il Brutto Anatroccolo", "La Ragazza del
Porto", ancora inedito. Nella produzione sinfonica ricordiamo:
"La Crocefissione", lauda drammatica per soli cori e
orchestra; preludio epico per orchestra; concerto per pianoforte ed
orchestra ed inoltre tante altre composizioni; ma la sua passione
principale, in quest'ultimo ventennio, è stata dedicata alla revisione
di numerose opere del passato ingiustamente dimenticate: ricordiamo
l'appassionata opera di Rubino Profeta nella direzione artistica del
Teatro S. Carlo; egli faceva parte di questa direzione artistica fin dal
1963. Rubino Profeta ha dato tutta la sua vita per
il Teatro S. Carlo; ha avuto vasti riconoscimenti e così di
seguito, egli ha fatto una serie di revisioni di opere.
Senza
ricordare tutta la sua notevole produzione in questo settore, vorrei
ricordare che Rubino Profeta la sera in cui fu colpito improvvisamente
da malore, che lo ha sottratto alla sua presenza attiva nel mondo
artistico napoletano e nazionale, stava predisponendosi a partire per
Genova, perchè si teneva a battesimo l'ultima sua revisione e cioè
"Il Diluvio
Universale" di Gaetano
Donizzetti. Purtroppo la scomparsa improvvisa gli ha impedito di essere
presente, qualche sera fa, all'inaugurazione della stagione al Teatro
Comunale di Genova, che si è aperta proprio con il "Diluvio
Universale", nella revisione di Rubino Profeta.
Era
un uomo modesto, però fortemente impegnato professionalmente, che
sentiva vivacemente e vivamente la passione per l'arte e per la musica;
aveva anche collaborato con molti giornali, aveva una notevole attività
nel settore giornalistico.
Sono
certo, Signor Sindaco, che Lei, come avrà già fatto, vorrà ancora a
nome di tutto il Consiglio comunale esprimere alla famiglia di Rubino
Profeta la solidarietà e il ricordo del Consiglio comunale di Napoli e
della Città. Vorrei ricordare qui in Consiglio un episodio, avendo
l'onore di essere amico di Rubino Profeta, e poichè qui ci sono molti
colleghi che hanno partecipato alla vita del S. Carlo, e lo dico a Lei
nell'attuale funzione anche di Presidente, che lui inseguiva un sogno,
vedendo come in altre città, per esempio, alla Scala si era realizzato
un museo di questo Teatro, di voler fare con tutte le opere che sono
pregevolmente raccolte e disseminate nel Teatro S. Carlo un museo del
Teatro S. Carlo. Nonostante egli
O£LJlaI si fosse ritirato dall'attività in quanto aveva 74
anni, dava tutto il suo contributo ed inseguiva questo sogno
Ebbene,
credo che noi potremmo onorare la memoria di Rubino Profeta determinando
le condizioni perchè si possa costituire a Napoli un Museo del Teatro
S. Carlo che resta l'Ente più prestigioso non solo di Napoli, ma sul
piano nazionale, internazionale e del Mezzogiorno d' Italia
Sono
certo che il Consiglio comunale, la città di Napoli, prenderà qualche
iniziativa, anche da parte dell'Amministrazione comunale, per ricordare
perennemente a coloro che sono attenti alla vita artistica, culturale
della nostra città, la memoria di Rubino Profeta! Sono convinto che
questa sarà la migliore maniera per onorare un concittadino che ha
speso tutta la sua vita a servizio dell'arte di Napoli e soprattutto in
questo ultimo ventennio, del Teatro S. Carlo.
L'ultimo
accompagnamento è stato un fatto solenne che secondo me avrebbe
sorpreso lo stesso Rubino, perchè si sa bene come tante volte, in
questa Città, incomprensioni o spesse volte disattenzioni fanno si che
si è onorati dopo la morte, anzicchè durante la vita.
Ebbene,
credo che noi ricordando Rubino Profeta quest'oggi compiamo un atto
verso un cittadino umile ma soprattutto un grande artista, un grande
rappresentante di Napoli nel mondo dell’arte e della musica e di tutta
quella che è stata sempre la spinta verso un riconoscimento di queste
grandi qualità che sono connesse all'attività anche del nostro massimo
teatro che è il S. Carlo.
Dr.
Francesco Picardi
Ringrazio
a nome del Consiglio comunale il Cons. Picardi, che ci ha consentito di
ricordare una figura insigne ed illustre di professionista ed artista
della cultura napoletana.
Alla
famiglia abbiamo già rappresentato e testimonieremo ulteriormente la
solidarietà e la partecipazione affettuosa del Consiglio comunale a
questa grave perdita e credo che nell'occasione di una conferenza dei
capigruppo potremo valutare complessivamente le possibilità di poter
rendere realizzabile l'iniziativa, il sogno -come lei lo ha definito-
del Professore Profeta, circa la costituzione del Museo del Teatro S.
Carlo.
Dr.
Carlo D'Amato